Antrop. - Rapporto fra l'altezza e la larghezza della faccia ottenuto
effettuando le misure sull'individuo vivente. Si distingue in:
i.f.
fisionomico rappresentato dal rapporto fra l'altezza totale della faccia ela
sua larghezza, e
i.f. morfologico ottenuto prendendo in considerazione
l'altezza
nasionmento, essendo il "nasion" il punto superiore
dell'altezza morfologica corrispondente alla radice del naso. Quando si parla di
i.f. morfologico si possono distinguere tre tipi di facce, ovvero "facce
basse", "facce mezzane" o "facce lunghe", tipi che corrispondono
scientificamente ai termini, rispettivamente, di
leptoprosopi, mesoprosopi e
cameprosopi. L'
i.f. morfologico della faccia può variare,
nelle medie dei vari gruppi umani, fra il 73,4 delle donne Acca dell'Ituri, nel
Congo, e il 93,7 degli Svedesi occidentali. Le proporzioni definitive della
faccia vengono raggiunte soltanto in età adulta - i bambini hanno forme
cameprosope, in genere - e le donne hanno, di norma, indici più bassi che
non gli uomini. Le forme più diffuse di
i.f. sono quelle
rappresentate dalla mesoprosopia e dalla cameprosopia; notevolmente minore
è numero dei leptoprosopi.